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Lettera del 1° NumeroCarissimi parrocchiani, con l’inizio dell’anno liturgico diamo una svolta alla nostra Parrocchia anche con un nuovo modo di coinvolgervi nelle iniziative. Con grande gioia vi comunico che, grazie ad alcune persone di buona volontà e desiderose di far partecipi tutti voi della vita del nostro quartiere, è stato ideato e progettato sul nostro sito parrocchiale, il giornalino online: “GIROLAMOE. NEWS”. Vi invito caldamente a scrivere articoli, corredati anche di fotografie o disegni, per condividerli con tutti. È un’iniziativa che si inserisce molto bene nel Sinodo diocesano aperto da Papa Francesco. Ancora quest’anno il Papa insiste sul tema della condivisione e dell’ascolto. Penso che il giornalino sia in sintonia con ciò che ha proposto il nostro Pastore. Approfitto di questa circostanza che è l’inizio dell’anno liturgico per augurarvi un buon cammino di fede per una riscoperta sempre più profonda del nostro essere seguaci di Cristo. Ci dia la gioia di conoscerLo sempre più per amarLo e servirLo nei fratelli. Questo primo numero lo dedichiamo ad un giovane, Francesco Mastrella, per gli amici “CECCO”, che il Signore ha chiamato a contemplarLo nel pieno della giovinezza. Era uno scout in piena sintonia col programma dell’Associazione: ha lasciato a noi un’eredità non indifferente: "costruire il domani dei ragazzi col servizio agli altri e la gioia della vita". Colgo l’occasione per augurarvi un buon percorso di Avvento. Il Parroco Padre Lodovico D’Uva
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Lettera del 2° NumeroCarissimi, da poco abbiamo iniziato l'anno liturgico, diverso dall'anno solare, che ci porterà a celebrare un evento importante della nostra storia: il Natale. È un appuntamento che la Chiesa ci propone ogni anno per ricordarci quanto sia grande l'amore che Dio ha verso l'uomo, a tal punto da mandare Suo Figlio a condividere con noi la nostra natura umana. Quando viene a trovarci un amico, facciamo in modo che trovi una casa accogliente e calda. Facciamo quindi tutti i preparativi perché l'amico non si trovi a disagio: puliamo la casa, la profumiamo, lo aspettiamo con ansia, lo invitiamo a rimanere con noi. Anche nella nostra vita spirituale facciamo i preparativi per la venuta di Gesù col ripulire la nostra casa utilizzando una scopa e uno straccio che sono il sacramento della Riconciliazione, l'abbelliamo con la preghiera, la profumiamo con le opere buone, prepariamo i dolci che sono la condivisione. Pensate quanto tempo abbiamo per preparare la casa accogliente nei minimi particolari. Non facciamo in modo che il dolce Ospite che viene ci trovi freddi con una casa in disordine. Come può fermarsi a casa nostra? Il Natale è prima di tutto realizzazione di un progetto, una proposta che Dio fa all'uomo: sei alla ricerca della felicità? Io te la propongo nel venire nella tua casa e sentirai che la tua vita cambierà a tal punto che sentirai l'esigenza di indicarla anche a coloro che incontri sulla tua strada. Allora BUON NATALE. Il Signore possa nascere dentro di te per condividere con te la vita ed essere strumento della Sua tenerezza. Il Parroco Padre Lodovico D’uva
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lettera del 3° numeroCarissimi lettori, da pochi giorni abbiamo terminato il periodo delle feste natalizie, durante il quale abbiamo contemplato il mistero di un Dio che ha scelto di condividere con l’uomo la natura umana. Per questo evento, la Chiesa ci ha inviatati a preparare i nostri cuori per poter sentire dentro di noi questo umile bambino, che nel silenzio e nel nascondimento ha voluto rivelarci che Colui che ama vuole incontrare gli ultimi, poiché Egli stesso si è fatto ultimo. Avete gustato questo evento? Non so se avete notato come la liturgia, ha insistito su due elementi importanti del nostro cammino: la luce che abbiamo in lungo e largo ascoltato nelle letture a noi proposte in questo tempo: “il popolo che camminava nelle tenebre, ha visto una grande luce…; Alzati rivestiti di luce, perché viene la tua luce…” e la gioia di un Dio che viene a far parte della nostra storia. L’invito del profeta è quello di riprendere vita. Il gesto del rialzarsi è proprio di chi vuole intraprendere un cammino o che vuole fare qualcosa. Il natale è proprio questo invito pressante a ri-scoprire la vicinanza di un Dio amore, che vuole riportare l’uomo a percepire la Sua presenza. L’augurio è che questo nuovo anno, con l’aiuto di Maria, la madre di Gesù, sia per noi ricco di una conoscenza sempre più profonda di quel Dio che in Cristo ha desiderato ardentemente condividere la nostra strada e investirci di un mandato speciale che è: “Annuncia ai fratelli con la tua vita, la gioia della presenza di Dio, nella tua storia”. Buon cammino per il nuovo anno, sotto lo sguardo di Maria e di Giuseppe. Padre Lodovico
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lettera del 4° numeroCarissimi, febbraio è un mese particolare per la nostra Parrocchia, infatti martedì 8 ricorre la festa di San Girolamo Emiliani, nostro Patrono e “Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata". Alle 18.00 sarà celebrata la messa solenne con tutti i nostri Padri Somaschi. I nostri Padri, seguendo le orme di San Girolamo, donano in modo incondizionato il loro amore, prodigandosi con dedizione, altruismo, entusiasmo, sensibilità e carità verso tutti, soprattutto per chi è in difficoltà. Anche loro formano con i loro ragazzi, una famiglia.. anzi una “SUPER FAMIGLIA”. Tanti “figli”, l’uno diverso dall’altro, UNICI!! Ciascuno con il proprio carattere, i propri talenti, i propri ideali, i propri sogni…. da amare, da ascoltare, da seguire, da guidare perché una famiglia non è solo un’entità anagrafica, ma un luogo di affetti, di accoglienza, di solidarietà, di dono. Donarsi agli altri - l’uno all’altro! Nella Famiglia l’uno si dona all’altro, si percorre insieme la strada con le diverse situazioni che la vita ci propone: l’amore, la discordia, l’impegno, il lavoro, le malattie, i figli. Non è semplice Educare i “figli”, non è per nulla facile amare in modo incondizionato, tralasciando i propri interessi, le proprie passioni e aspirazioni, spesso siamo posti davanti a delle scelte, che ci costano un bel po’, ma ….per i nostri figli noi siamo sempre disposti a tutto perché i figli sono un dono!! I figli sono uno dei doni più preziosi che una persona possa ricevere nella vita. Una sorta di tesoro dove ognuno di noi dovrebbe riporre il meglio di sé… Come ha fatto Girolamo!! La redazione
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lettera del 5° numeroCarissimi, Da poco abbiamo iniziato un periodo importante per la nostra crescita spirituale ed è la quaresima. Lo abbiamo iniziato con il ricevere le ceneri, segno per iniziare il tempo di purificarci ed arrivare al triduo pasquale rinnovati nello spirito. il numero 40, lo sappiamo, nel mondo ebraico è un numero speciale: quaranta giorni del diluvio, quanta anni del popolo ebreo che vaga nel deserto per arrivare rinnovato nella terra dove scorre latte e miele, quaranta anni tempo medio di una vita, quaranta giorni del vagare di Elia fino a incontrare Dio sull’ Oreb, quanta giorni di Gesù nel deserto per essere tentato dal diavolo e quaranta giorni per noi per ritornare al Signore. Questo tempo l’abbiamo iniziato con un invito pressante di ritornare a Lui con tutto il cuore. Dio non sa che farsi dell’esteriorità. Questa è la gloria umana che ci fa sentire grandi di fronte agli altri. Laceratevi il cuore e non le vesti. “Apri il tuo cuore, sto alla tua porta e busso. Ho bisogno di esprimerti quanto ii mio amore è grande. Voglio essere con te guancia a guancia, come fa una mamma col figlio, per esprimerti la Mia tenerezza”. Spesso ci perdiamo per strada durante il pellegrinaggio che ci porta a godere della visione beatifica di Dio, e nonostante che l’abbiamo offeso, l’importante è che ci ravvediamo per tuffarci tra le sue braccia di Padre. “Non temere, io sono un Dio misericordioso, ricco di grazia e pieno di amore. Sono un Dio fedele che ti ho creato e non ti abbandono mai. Sei tu che ti senti lontano da me perché hai rotto col peccato la mia alleanza. Non fa niente perché so che sei una creatura fragile. Fidati di me e ti farò gustare e godere il mio capolavoro che sei tu. Questo tempo, nelle prime comunità cristiane era riservato ai pubblici peccatori che si purificavano, per essere riammessi alla vita della comunità, la mattina del giovedì Santo. La Chiesa, in seguito, l’ha estesa a tutti i fedeli. In questo tempo ha conservato anche l’astinenza dalle carni il venerdì per condividere con i poveri che non potevano permettersi di mangiare carni tutti i giorni. Il digiuno è un atto per moderare la nostra gola e resistere alle tentazioni che il diavolo provoca. L’augurio è che in questo tempo possiamo ritornare a Dio per sentirci perdonati e rigenerati nello spirito. Buon cammino di conversione Il Parroco Padre Lodovico
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lettera del 6° numeroCarissimi, Quanta gioia, bellezza, stupore e a tratti anche un po' di fatica abbiamo vissuto come comunità di San Girolamo Emiliani durante questo anno. Tante sono state le iniziative, i progetti a cui hanno aderito i nostri ragazzi. Un grazie va a Dio che ha accompagnato il nostro servizio e la nostra comunità. Un grazie va ai Padri somaschi che hanno pregato, sostenuto e guidato i tanti progetti. Un grazie va ai tanti collaboratori che hanno fatto del loro servizio una stupenda testimonianza di impegno e perseveranza e un grazie ai genitori e ai loro figli che hanno creduto nelle tante proposte e iniziative. Un anno è giunto a termine e ora un meritato riposo è necessario concedercelo, soprattutto se esso verrà animato da un profondo pensiero rivolto a Dio. Tuttavia, non pensate che sia tutto terminato. Infatti, vi diamo appuntamento al 4 settembre con l’apertura delle iscrizioni per il nuovo anno di catechismo e ai vari progetti che desideriamo proporvi, e al 24 e 25 settembre per festeggiare tutti insieme la festa di Maria Madre degli orfani, tanto cara ai nostri padri somaschi, con la quale daremo ufficialmente inizio al nuovo anno parrocchiale. Un abbraccio e una preghiera da parte di p. Lodovico, p. Marek, e p. Cleto e dai tanti collaboratori della parrocchia san Girolamo Emiliani. Buona Estate e un arrivederci a settembre. I Padri Somaschi e la Redazione
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lettera del 7° 8° 9° numeroCari amici, dopo il tempo delle vacanze estive nel quale noi tutti ci siamo rigenerati riprendendo le forze necessarie per continuare a camminare, ci ritroviamo con un nuovo anno pastorale da poco iniziato. È un nuovo inizio soprattutto perché abbiamo la grande possibilità di riabbracciarci e incrociarci con i nostri sguardi carichi anche dei tanti sorrisi, che in un tempo non poco lontano, erano nascosti dalle mascherine. In questo nuovo anno pastorale tante saranno le iniziative che vivremo come comunità parrocchiale, ma tante saranno anche le occasioni per ritrovarci come famiglia a camminare insieme. Alcune già le abbiamo vissute e vale la pena ricordarle come l’apertura dell’anno di catechismo con la benedizione degli zaini, la festa degli angeli custodi e dei nonni, la festa di Maria Madre degli orfani, l’apertura dell’anno scout con l’uscita dei passaggi e la festa di tutti i santi. Insieme è anche la parola chiave che sta guidando la Chiesa, infatti, Papa Francesco ci sta richiamando a sentirci famiglia attraverso un parola: Sinodoche significa appunto camminare insieme, senza spaventarci delle novità che lo Spirito Santo vuole farci gustare. Con la prossima domenica trentaquattresima del tempo ordinario, detta anche domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re e Signore dell’Universo, concludiamo il tempo ordinario per prepararci al Natale con il tempo dell’Avvento. Che sia proprio l’Avvento a preparare i nostri cuori affinché il Dio con noi, l’Emmanuele, venga nei nostri cuori e li riscaldi con il suo amore. Sia proprio Lui a farci sentire Famiglia nella quale ogni fratello e sorella sia la chiave che ci permetta di aprire la porta della Gioia vera che non potrà mai finire. Buon cammino a tutti e buona strada. Che il Signore Gesù guidi ogni nostro desiderio di essere una comunità che insieme aspetta l’altro per fare la stessa strada del vangelo. San Girolamo Emiliani e Maria Madre degli orfani custodiscano la nostra comunità e ci prendano per mano per andare verso il Dolcissimo Gesù. I Padri Somaschi
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Lettera del 12° numeroCarissimi, Dicembre ci porta sempre ad assaporare il Natale. Il Natale è rinascita, il dono di Dio che si unisce all'uomo per sempre, che ci regala la sua vita. Le luci del Natale ci ricordano che Gesù è la luce del mondo, è la luce dell'anima che scaccia le tenebre delle inimicizie, dell'indifferenza, del consumismo, e fa spazio all'umiltà, al perdono, alla tenerezza, alla condivisione. Lasciamoci avvolgere dalla vicinanza e dall'amore di Gesù per scoprire quanto sia importante per la nostra vita frenetica, trovare momenti di silenzio, di riflessione e di preghiera nell'intimità familiare. Gesù, nato per noi, conforti quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza; sostenga coloro che si dedicano al servizio dei fratelli più bisognosi; sciolga il nostro cuore, spesso indurito, e ci renda strumenti del suo amore. La redazione
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Lettera del 1° numero gennaio 2023Carissimi, Dicembre ci porta sempre ad assaporare il Natale. Il Natale è rinascita, il dono di Dio che si unisce all'uomo per sempre, che ci regala la sua vita. Le luci del Natale ci ricordano che Gesù è la luce del mondo, è la luce dell'anima che scaccia le tenebre delle inimicizie, dell'indifferenza, del consumismo, e fa spazio all'umiltà, al perdono, alla tenerezza, alla condivisione. Lasciamoci avvolgere dalla vicinanza e dall'amore di Gesù per scoprire quanto sia importante per la nostra vita frenetica, trovare momenti di silenzio, di riflessione e di preghiera nell'intimità familiare. Gesù, nato per noi, conforti quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza; sostenga coloro che si dedicano al servizio dei fratelli più bisognosi; sciolga il nostro cuore, spesso indurito, e ci renda strumenti del suo amore. La redazione
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lettera 2° numero febbraio 2023PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI, ANCHE NOI UNITI NELLA PREGHIERA A MARIA!! “Facci vivere, Maria, in ogni istante della nostra vita, la gioia di questo abbraccio profondo e appassionato con te ed il tuo Figlio, affinché tutti i momenti difficili e tristi della nostra vita e persino quelli che possono sembrare più insignificanti, possano acquistare sapore e dare così un senso alla nostra esistenza." L’Icona della Vergine della tenerezza è raffigurata a mezzo busto, e stringe a sé Gesù Bambino, tenendolo sul braccio destro; ha la testa inclinata e la sua guancia sfiora quella di Gesù, che ha lo sguardo completamente rivolto a quello di sua Madre, malinconica e triste. Sembra quasi che il Bambino l’abbracci per consolarla; appoggia la sua manina sulla Madre per farle sentire la sua presenza e il suo appoggio. Questa intima vicinanza delle due figure sembra ricordarci la relazione tra la sofferenza della Madre e la passione del Figlio, uniti nel piano divino. Maria evoca una tenerezza che si fa compassione nell’intercedere presso Gesù a favore dell’umanità; il Bambino guarda la Madre, che ha lo sguardo rivolto verso di noi: Maria sotto la Croce consegna Gesù, e diventa la Madre dell’intera umanità. Gesù soffre accanto a tutti i sofferenti e reca loro conforto; in questa icona la sofferenza si trasforma in vicinanza e in tenerezza, così come il Bambino si stringe alla Madre triste e la guarda con amore. La redazione
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lettera 3° numero marzo 2023Cari lettori, eccoci giunti a un nuovo tempo nel quale siamo chiamati a preparare i nostri cuori, per accogliere un Dio che muore per noi e ci conduce ad una Pasqua che non vedrà mai più la notte. Mercoledì delle Ceneri come comunità cristiana abbiamo voluto iniziare in modo solenne, ma allo stesso tempo in modo semplice e significativo, la Quaresima. Essa ci ricorda che in questi 40 giorni, Gesù desidera prenderci per mano e camminare insieme per poter arrivare a Gerusalemme, pieni di speranza e gratitudine. Le ceneri con le quali siamo stati segnati, richiamano i 3 punti cardini di questo tempo: Preghiera, Digiuno ed Elemosina. Essi sono atteggiamenti da vivere non in modo esteriore, ma interiore. È il cuore la sede dell’incontro con il Dolcissimo Gesù, è li che Egli vuole abitare. Concludo con un accenno ad un vescovo venerabile: don Tonino Bello il quale ci aiuta a riassumere la Quaresima in prospettiva della Pasqua. Egli dice che la Quaresima è un cammino lungo che inizia dalla testa e termina con la lavanda dei piedi, per suggerirci che l’amore di Dio si spinge ad una vera e propria donazione. Sia questo l’augurio per poter arrivare al meglio alla Pasqua, sapendo che: la croce è sempre collocazione provvisoria. Padre Cleto
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