"ECCOMI!"...
Chi canta prega due volte...
Chi canta e si confessa prega tre volte...
E' notte, è freddo, è inverno, è Natale ci prepariamo alla nascita del bambino Gesù, con una celebrazione penitenziale per aspettare il giorno più bello dell'anno, organizzata dai ragazzi scout del Clan Hydra RM 111.
La nostra chiesa è gremita, un'atmosfera coinvolgente con luce soffusa e piccole candele accese e sparse un po' ovunque lungo i banchi e per terra ha scaldato il cuore di noi presenti trasmettendo un senso di serenità profonda, come se tutto fosse avvolto in un manto celeste, come se tutto facesse pensare ad un altro mondo, ad un altro tempo...un'accoglienza perfetta per essere in contatto con l'anima, con l'io più profondo e riscoprire così la vera pace nel cuore.
Nella piccola cappella dedicata a San Girolamo e alla Madre degli Orfani erano posizionati i cantori e i ragazzi che con canti suggestivi e leggeri sembravano quasi cullarci in un profondo raccoglimento, mentre ai lati della chiesa padre Lodovico, padre Marek, padre Cleto e padre José Antonio erano a disposizione per le confessioni.
Anche le letture accuratamente scelte e preparate ci hanno introdotto al Santo Natale, periodo di unione, di concordia, di famiglia così come è stata commovente la venuta dell'angelo che annunciava a Maria la nascita di Gesù.
Tutto questo mi ha fatto pensare a quanto sono fortunati i nostri ragazzi scout per essere lì, per essere partecipi a così tanto amore, per poter vivere quanto di più bello c'è oggi nella nostra parrocchia.
Il mio grazie a tutti i capi scout, a padre Lodovico, padre Marek e padre Cleto che li seguono, li ascoltano, li guidano.
La mia gratitudine va a tutti i giovani per essersi messi a disposizione, per l'impegno e il tempo dedicato riuscendo a realizzare una penitenziale particolare e fuori da quelle solite, aperta a tutti i gruppi della parrocchia dove ciascuno è presente con il proprio carisma, con i propri doni, con la propria umanità che nell’Amore di Cristo divinizza.
La mia riconoscenza anche per aver fatto in modo di farmi sentire amata, protetta, accolta in un momento così sentito come quello della riconciliazione.
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